Press

Oggi a Catania primo intervento da aeroporto sanitario

24 Maggio 2018

Oggi a Catania primo intervento da aeroporto sanitario

 

SAC informa che stamani, per trasferire un paziente con tubercolosi multiresistente dal Reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Garibaldi di Catania allo Spallanzani di Roma con procedure di alto biocontenimento, è stato attivato nell’Aeroporto di Catania il Canale Sanitario, strategico presidio medico in airside per passeggeri ed equipaggi con sospette malattie infettive. La struttura, unica nel sud Italia (quello di Catania è il terzo aeroporto sanitario civile in Italia, dopo Milano Malpensa e Roma Fiumicino, ai quali si aggiunge quello militare di Pratica di Mare) è stata inaugurata lo scorso anno. A coordinare le operazioni, per il tramite della Prefettura di Catania, l’Ufficio di Sanità Aerea di Catania (USMAF SASN, organismo del Ministero della Salute, Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria).

Il paziente, trasportato in airside a bordo di un mezzo della Croce Rossa Italiana, e protetto da sistemi di alto biocontenimento per evitare il contagio, è stato trasferito a Roma (Pratica di Mare) a bordo di un aeromobile dell’Aeronautica Militare e successivamente ricoverato all’Ospedale Spallanzani, centro nazionale di riferimento (insieme all’Ospedale Sacco di Milano) per le emergenze infettivologiche.

Le operazioni, coordinate dal dott. Claudio Pulvirenti (Direttore Regionale USMAF SASN Sicilia) e dal dott. Sergio Pintaudi (Referente per la Sicurezza Sanitaria Regionale), hanno coinvolto l’Aeronautica Militare (team di Biocontenimento dell’Infermeria Principale di Pratica di Mare), la Direzione aeroportuale Enac, SAC (gestore dello scalo, che ha realizzato il Canale Sanitario), la Polizia di frontiera, i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa Italiana.

In assenza di questo presidio all’interno dell’Aeroporto di Catania – concepito per il biocontenimento e il controllo sanitario di passeggeri ed equipaggi con sintomi sospetti di malattie infettive – il trasferimento odierno del paziente tubercolotico sarebbe avvenuto sull’apposito mezzo della Croce Rossa Italiana, con un lungo viaggio in autostrada da Catania a Roma.