Aeroporto di Catania: al via i tamponi per i turisti in arrivo da Grecia, Spagna, Croazia e Malta
20 Agosto 2020Catania, 20 agosto 2020 – SAC, Società Aeroporto Catania, comunica che, a partire da domani, venerdì 21 agosto 2020, saranno avviati all’interno dello scalo etneo i controlli sanitari straordinari per i turisti provenienti da Spagna, Grecia, Malta e Croazia, in ottemperanza a quanto disposto dal ministro della Salute e alla successiva ordinanza del Presidente della Regione Siciliana. Tutti i non residenti e non domiciliati in Sicilia provenienti dai 4 Paesi comunitari dovranno essere sottoposti a tampone rinofaringeo, in aggiunta ai normali controlli sanitari che da febbraio proseguono ininterrottamente.
In seguito a diversi incontri tra Enti di Stato, vertici SAC, personale USMAF e il commissario ad acta per l’emergenza Covid, dottor Giuseppe Liberti, si è stabilito che i passeggeri in questione saranno sbarcati a piedi e indirizzati all’interno del Terminal C dell’aeroporto di Catania, presso un’area messa appositamente a disposizione da SAC in airside. Qui, il personale USMAF che sarà affiancato dalle USCA, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale dell’Asp, provvederà ad effettuare gli accertamenti previsti ai soggetti destinatari delle norme sanitarie. La consegna bagagli avverrà all’interno del Terminal C, che sarà dunque chiuso a tutte le altre operazioni, e i passeggeri potranno uscire da un’unica porta presidiata per evitare l’ingresso non autorizzato. SAC ha anche dedicato il parcheggio P5, all’uscita del Terminal C, per gli accompagnatori dei passeggeri provenienti dai 4 Paesi comunitari, con una tariffa agevolata e i primi 30 minuti gratuiti.
Diverse le procedure per i turisti e per i residenti.
Secondo quanto previsto nell’ordinanza del ministro della Salute, i turisti saranno sottoposti in aeroporto al test obbligatorio, i cui risultati saranno comunicati dall’Asp entro 48 ore. In alternativa, possono esibire un’attestazione di averlo effettuato entro le 72 ore antecedenti l’arrivo nell’Isola. I non residenti o non domiciliati in Sicilia dovranno comunque registrarsi al sito siciliasicura.com e scaricare l’app SiciliaSiCura.
I residenti nell’Isola provenienti dai 4 Paesi comunitari, invece, dovranno raggiungere le proprie abitazioni senza effettuare le verifiche in aeroporto. Secondo le procedure già in vigore, dovranno registrarsi al sito www.siciliacoronavirus.it e attendere in isolamento domiciliare il tampone che sarà effettuato dall’Asp dopo il quattordicesimo giorno.
“In ottemperanza alle ordinanze governative, SAC si è immediatamente messa a disposizione delle autorità sanitarie, individuando un’area apposita dello scalo etneo, ricordo uno dei tre aeroporti sanitari d’Italia, da dedicare ai controlli straordinari previsti” – commenta il presidente SAC, Sandro Gambuzza. “Abbiamo provveduto a organizzare gli spazi e a realizzare apposita segnaletica – aggiunge l’amministratore delegato, Nico Torrisi – nonché ad affiancare il personale sanitario, in modo da poter avviare quanto prima l’attività di monitoraggio dei passeggeri provenienti dai 4 Paesi comunitari”.
Da domani, nello scalo catanese saranno impiegati 8 medici messi a disposizione dall’Asp, in supporto al personale USMAF cui fanno capo le operazioni.
“Ringrazio chi ha collaborato nell'attivare i controlli straordinari – afferma il commissario straordinario per l'emergenza Covid in Sicilia, Giuseppe Liberti: il presidente, l’amministratore delegato e l’accountable manager di SAC, Sandro Gambuzza, Nico Torrisi e Marco Franchini, il direttore dell'Enac, Vincenzo Fusco e ancora tutti gli Enti di Stato e il Prefetto, che ci hanno permesso di organizzare spazi e coordinare le attività. Ringrazio infine l'assessore alla salute Ruggero Razza che si è prodigato per realizzare nel più breve tempo possibile quanto imposto dal Governo, nonché il direttore generale dell'Asp, Maurizio Lanza, il direttore sanitario, Antonino Rapisarda, il direttore del dipartimento per l’integrazione ospedale – territorio, Franco Luca e il direttore del dipartimento di prevenzione, Antonio Leonardi”.